Sabato 28 settembre
Ciao Amici di freeridespirit.com
Qui al ABC camp del Cho Oyu si respira aria da ultimo giorno di scuola. Sono già partiti per il rientro, o stanno per partire, un grande numero di alpinisti. Ad oggi ancora nessuno è giunto in vetta al Cho Oyu, un mese di tentativi è volato per tutti. Per chi non lo sapesse, dobbiamo specificare che la decisione di partire è legata principalmente al fatto che i permessi di scalata sono in scadenza. Per salire su una montagna di 8000 metri è necessario richiedere un permesso e pagare una royalty al governo cinese, che concede un permesso di scalata di durata limitata, generalmente un mese. Noi purtroppo abbiamo esaurito il nostro periodo, quest'anno contrariamente al solito le condizioni ideali per la salita, a causa del cattivo tempo, non sono ancora arrivate. Così va la vita...
Questa mattina io e Zaffa eravamo pronti per salire ancora una volta e fare almeno una bella discesa e qualche foto sul pendio che abbiamo di fronte al ABC e che, invitante e bellissimo, ci richiama ad una straordinaria discesa sul ripido. Ma purtroppo questo mattino il tempo era ancora pessimo, neve fresca, vento e nebbia. E così, a malincuore, ci siamo riinfilati nel sacco a pelo. Certo questa è proprio una stagione cattiva, anche le altre notizie dagli altri campi base sono tutt'altro che positive. A parte l'Everest di Marco Siffredi, salito verso la metà di settembre con inconsueto anticipo rispetto alla norma, nessun'altra spedizione ha avuto successo. Cime ancora inviolate su Shishapangma, Annapurna, Daulaghiri, Makalu, Everest versante sud, per quanto sappiamo dalle solite "voci di corridoio".
Cosa dire. Lasciamo il campo con la consapevolezza di avere fatto del nostro meglio, e con la certezza che qualcuno tra qualche settimana, più fortunato di noi, arriverà in cima al Cho Oyu sfruttando una condizione meteo migliore. Beati loro.
Noi domani scenderemo al campo base cinese, a 4800 metri di quota. E' una marcia di circa quattro ore, poi proseguiremo in Land Cruiser verso Nylam. Dopodomani attraverseremo il confine con il Nepal e arriveremo a Kathmandù in serata. Poi la doccia (la prima da un mese abbondante a questa parte...), una Coca Cola, un giro in città con i sandali ai piedi. L'aria "grassa" e ricca di ossigeno. Insomma, la normalità. Vi scriverò ancora da Kathmandu, per raccontarvi con calma di questi ultimi giorni e per ringraziare chi di dovere.
Beccatevi la foto di me e Zaffa insieme. Comunque è stata una "bella gita" tra amici. Ne valeva la pena.
Continuate a seguirci.
A tra un paio di giorni, da Kathmandu. ciao
Emilio
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